L’aspartame fa male?

Che cos'è l'aspartame

L’aspartame è un dolcificante artificiale composto da due amminoacidi: l’acido aspartico e la fenilalanina.
Ha un potere dolcificante 160-220 volte maggiore rispetto allo zucchero. Le calorie sono simili a quelle dello zucchero, ma, poiché ha un potere edulcorante molto maggiore, è presente in quantità minime nei prodotti, garantendo la quasi assenza di calorie.
Viene utilizzato in molti alimenti, soprattutto alimenti ‘zero’, per diminuire e quasi annullare l’apporto calorico.

Aspartame: diabete e carie

L’aspartame non modifica in alcun modo la glicemia (per questo è ben tollerato dai diabetici) e non provoca carie.

  • Nella prima ricerca[1] è stato valutato l’effetto dell’aspartame sui livelli di insulina, colesterolo, trigliceridi e sulle lipoproteine ad alta densità (HDL).
    Dopo l’ingestione di aspartame i livelli di insulina, colesterolo e trigliceridi sono rimasti invariati, mentre il valore delle proteine del colesterolo HDL è aumentato.
  • Nella seconda ricerca[2] è stato valutato l’effetto dell’aspartame sui denti. Sono stati esaminati vari gruppi di ratti per 8 settimane: al primo gruppo è stato fatto ingerire del saccarosio (zucchero), al secondo gruppo aspartame. Il risultato è stato che nei topi che hanno ingerito aspartame non c’era carie. Mentre nei topi che avevano assunto sia saccarosio che aspartame la quantità di carie era comunque minore rispetto a quelli che avevano assunto soltanto zucchero.

Aspartame e dimagrimento

Se abbinato ad una dieta ipocalorica l’aspartame aiuta a tenere le calorie basse e concede a chi è a dieta un po’ di gusto dolce senza sentirsi in colpa. Alcune ricerche[3], però, hanno dimostrato che l’assunzione di aspartame è correlata all’aumento di peso in modo indiretto. Le ricerche hanno visto che l’aspartame sembra faccia venire più fame e induca a mangiare di più. Inoltre, l’aspartame pare non induca dipendenza come accade con lo zucchero.

Effetti collaterali

Quando l’aspartame viene ingerito, viene scomposto in acido aspartico, metanolo e fenilalanina. Il 10% di metanolo prodotto dall’aspartame è un composto tossico che potrebbe danneggiare l’organismo in quantità elevate. La dose giornaliera raccomandata è di 40mg/kg[4]. In casi di malattie particolari come la fenilchetonuria l’aspartame deve essere eliminato quasi completamente dalla dieta.

Gli effetti dell'aspartame sul cervello

L’acido aspartico, prodotto durante la scomposizione dell’aspartame, in quantità elevate porta ad ipereccitabilità dei neuroni e a tutte le sue conseguenze (malattie psichiche e neurologiche).
In dosi elevate, la mancanza di assimilazione induce la degenerazione di neuroni e astrociti[5].
metaboliti del metanolo, invece, provocano depressione del SNC (Sistema Nervoso Centrale), disturbi della vista e altri sintomi che portano in ultima analisi all’acidosi metabolica e al coma.
Inoltre, l’assunzione di massicce dosi di aspartame prolungata nel tempo può provocare tumori al SNC.

Dose giornaliera raccomandata

C’è comunque da ribadire che tutti questi effetti negativi avvengono con dosi molto elevate di aspartame. L’EFSA (European Food Safety Authority), che è l’ente europeo sulla sicurezza del cibo, ritiene sicura una dosa giornaliera di aspartame pari a 40mg/kg[4], ed è una stima molto più bassa rispetto ai veri valori di sicurezza. Tieni presente che una lattina di Coca Cola Zero contiene solamente 58mg di aspartame, un uomo di 70kg, invece, potrebbe assumere fino a 2800mg di aspartame al giorno (70kg X 40mg).

Conclusioni

In conclusione l’aspartame, assunto in piccole dosi e senza superare la dose giornaliera raccomandata, può essere assunto in totale sicurezza e può essere un valido alleato per tenere basse le calorie senza rinunciare alla sensazione del dolce.

Fonti

Pubblicato da Eduardo Mollo

Appassionato di medicina, alimentazione e allenamento.